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leccornie di ponte
I MANDURLIN DAL PONT
Secondo la tradizione sarebbero per la prima volta stati proposti in occasione di un avvenimento storico: la visita, nel 1857, di Papa Pio IX. Il Pontefice avrebbe avuto modo di gustarli nella pasticceria Apollo durante il suo passaggio sot-
to la Via Coperta, la galleria che, prima di essere distrutta dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, rappresentava il cuore commerciale del borgo sulle sponde del Fiume Po.
Secondo un'altra versione, i Mandorlini sarebbero il frutto della fantasia di un garzone di gelateria che, ad inizio ‘900, pensò di utilizzare l'albume d'uovo rimanente dalla produzione del gelato per la preparazione di questi dolcetti. Fino a pochi decenni fa venivano serviti con il vino bianco, nei caffè e nelle trattorie di Pontelagoscuro, sul Po.
Se per la loro preparazione servono mandorle fresche tostate, albume d’uovo, zucchero e poca farina, per la cottura sono
indispensabili una piastra, unta di burro poi infarinata, sulla quale versare l’impasto a cucchiaiate, e il forno a legna.
