De Humanitate Sanctae Annae

Pittogramma - descrizione e significato

Il pittogramma dell’ Associazione è stato ideato dal Dott. Riccardo Modestino e quindi realizzato dall’Arch. Astrid Nielsen nel mese di aprile 2012 e raffigura , all’interno di un cerchio delineato da un ramo di alloro, nella metà destra , un gallo impettito e sontuosamente piumato, di fronte al quale si trova, nella parte sinistra, un serpente attorcigliato a un ramo di lauro; lungo il margine inferiore del logo compare la scritta De humanitate Sanctae Annae .I galli – aggressivi, vigorosi, impettiti e sontuosamente piumati – hanno acceso l’immaginazione in molti modi, specie con il loro altisonante canto mattutino. Si pensava che , poiché gli spiriti malvagi dell’alba sono più attivi nell’oscurità della notte, il canto del gallo prima dell’alba scacciasse i demoni e segnalasse il gradito arrivo del Sole. “Quest’uccello dell’alba canta tutta la notte/ e poi dicono, nessuno spirito osa andare in giro” (W.Shakespeare, Amleto, 1,1,181-2,1600). L’araldico canto che proclama l’esistenza o la consapevolezza delle cose, la cresta infuocata evocativa dei raggi brillanti e il potere fecondante lo hanno reso un emblema del sole e della luce che donano la vita. Il gallo era consacrato al solare Apollo, mentre Mercurio prese le sembianze di un gallo come guida delle anime. Mentre nel cristianesimo il gallo è il simbolo della resurrezione, quello rappresentato nell’alta letteratura, con le zampe sulla terra e con la cresta che tocca il cielo, assume il significato di ermetica comunione tra divino ed umano, tra realtà logica ed inspiegabile apparenza metafisica(G.Leopardi, Cantico del gallo silvestre,in Operette Morali ,1825).Serpente: considerato sacro da Asclepio ( il divino guaritore dell’antica Grecia), è l’incarnazione del demone o genio del medico ed era spesso rappresentato avvinto al suo bastone. Un paziente andò al Santuario per sottoporsi all’incubazione nella camera più interna, un trattamento attraverso il quale, nel sonno, le parti più interne di un individuo potevano “sviluppare le loro potenzialità terapeutiche” in forma di sogni. Analogo a questo processo era la visita al serpente del santuario, simbolo di una “forza nascosta, oscura e fredda, ma allo stesso tempo calda e raggiante che si agita sotto la superficie del mondo che si risveglia e compie il miracolo della guarigione”(K.Kereny,Asklepios,1959). E’ noto come il veleno di alcuni serpenti, oltre ad intossicare o uccidere, ha anche proprietà terapeutiche specifiche. Il serpente, quindi, è dotato di un potere di vita o di morte, che lo rende, ovunque, una forma di spirito ancestrale, guida alla terra dei morti e mediatore di processi di guarigione, iniziazione, rivelazione e di trasformazione e ritorno.Alloro : simbolo di potere,di potenza e di gloria., l’alloro è benedetto dagli dei e possiede virtù straordinarie ( in particolare quella di proteggere dal fuoco divino). L’Antichità greca attribuiva all’alloro molte proprietà, tra cui quella di far diventare veggenti e di ispirare sogni premonitori. Bruciare un ramo d’alloro ed interpretare il modo in cui si consumava era una pratica degli indovini : una fiamma chiara e crepitante era segno di presagi fortunati. Gli indovini che praticavano la dafnomanzia (l’arte augurale attraverso l’uso di foglie di alloro) si chiamavano i dafnofagi ( dal gr, daphne . alloro e phagein, mangiare). Dopo aver sentito l’oracolo, chi si era recato a consultarlo ripartiva coronato d’alloro, segno che aveva vinto le tenebre dell’ignoranza.
Ferrara, San Giorgio, 23 aprile 2012 Dott.Riccardo Modestino